Il pellerossa che imbrogliò l’uomo bianco
di Antonio Castellani

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Sunto: È la storia delle mirabolanti avventure di un meticcio nordamericano che nei primi anni Venti del secolo passato riuscì ad imbrogliare mezza Europa spacciandosi per un principe pellerossa in missione per sensibilizzare l’opinione pubblica e la Società delle Nazioni sul problema dei nativi americani oppressi e depredati dai bianchi invasori. Indossando una pelle di daino e un diadema piumato e facendosi chiamare Cervo Bianco alleggerì le borse delle donne titolate, posò per un modello di porcellana a grandezza naturale, turlupinò le autorità fasciste ponendosi come l’unica camicia nera indiano americana del mondo. Terminò la carriera divenendo intimamente familiare con le prigioni della Svizzera e dell’Italia e alla fi ne tornò negli Stati Uniti più povero di quando era partito, tanto che dovette vendere i suoi denti d’oro per le sigarette durante il passaggio verso casa.

Abstract: It is the story of the amazing adventures of a North American mestizo who in the early 1920s managed to cheat half of Europe by pretending to be a Red Indian prince on a mission to raise public awareness and the League of Nations on the problem of Native Americans oppressed and preyed upon by whites invaders. Wearing a deerskin and a plumed diadem and calling himself White Elk, he lightened the bags of the noble women, sat down for a full-size porcelain model, swirled the fascist authorities, placing himself as the only American Indian Black Shirt in the world. He ended his career becoming intimately familiar with the prisons of Switzerland and Italy and eventually returned to the United States as poor as when he left, so much so that he had to sell his gold teeth for cigarettes during the journey home.

Antonio Castellani. Ricercatore e docente di Ingegneria Aerospaziale, ha condotto numerose inchieste di incidenti aerei anche a livello internazionale. Per più di trent’anni è stato Segretario Generale dell’Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica (AIDAA). È autore di diversi libri di divulgazione aeronautica, uno dei quali vincitore del V Premio letterario aerospaziale (2003).

ArteScienza Anno VII, N.14 dicembre 2020